
L’epoca nella quale viviamo mi fa pensare che, ieri, i nostri simili non erano poi così "intelligenti...."
Almeno, non lo erano come noi invece siamo!
Io, e tu che leggi, siamo figli del progresso.
Se uno che è passato a miglior vita avesse oggi la possibilità di riaprire gli occhi dopo………non so…cinquanta anni, forse sarebbe per lo meno stupito degli agi di cui potrebbe usufruire. Certo, per il resto scoprirebbe niente di nuovo, come cinquanta anni fa – ma da sempre – la gente muore per i capricci dei potenti, l’esistenza di noi tutti ha il prezzo del nostro conto in banca, e c’è sempre una qualche malattia che, giocando alla roulette russa, sceglie con cura le vittime ignare a cui affidare il bacio della morte!
Ciò però non deve distogliere dal discorso principale.
Ciò però non deve distogliere dal discorso principale.
Quando penso alla Roma antica, ad esempio, non posso non riflettere sulla sua magnificenza: nonostante il dominio di un impero così vasto, fatto di terre ai più sconosciute, questi uomini sono riusciti a fare della propria città il centro di tutto il mondo.
I Romani si servivano di numerosi informatori per venire a conoscenza degli usi e costumi dei popoli assoggettati; in questo modo riuscivano a governarli senza arrecare loro maggiori traumi, se non quello della libertà negata.
Ecco, questo mi fa riflettere!
L’assoluta egemonia del popolo romano sul mondo conosciuto ha tratto la sua linfa ispiratrice proprio dalla saggezza e il genio che lo ha contraddistinto. Il ragionamento ha avuto la meglio sulla (sola) brama di potere. E chi conosce la storia di Alessandro Magno sa a cosa mi riferisco! Anche se credo che questa storia la conosciate tutti.
I Romani si servivano di numerosi informatori per venire a conoscenza degli usi e costumi dei popoli assoggettati; in questo modo riuscivano a governarli senza arrecare loro maggiori traumi, se non quello della libertà negata.
Ecco, questo mi fa riflettere!
L’assoluta egemonia del popolo romano sul mondo conosciuto ha tratto la sua linfa ispiratrice proprio dalla saggezza e il genio che lo ha contraddistinto. Il ragionamento ha avuto la meglio sulla (sola) brama di potere. E chi conosce la storia di Alessandro Magno sa a cosa mi riferisco! Anche se credo che questa storia la conosciate tutti.
La profonda differenza, nel modo di agire, tra Giulio Cesare e la bramosia del grande Macedone sta proprio in questo: il Primo ha capito quanto nettamente più importante fosse mantenere piuttosto che conquistare, il secondo no!
Ora, se l’ intelligenza dei popoli non è analizzabile in riferimento al periodo storico, mi sembra quantomeno indubbio che, in un'ipotetica comparazione, o meglio ancora quantificazione, non è possibile accostare l’intelletto allo stadio di progresso già raggiunto.
Oggi disponiamo dei mezzi per raggiungere la luna, domani, molto probabilmente, nella luna ci andremo a passare le vacanze...
Questo, però, non mi fa credere che si tratti di un’estensione della ragione.
Quindi, mi sembra anche logico affermare che la cultura è un qualcosa che c'è ed esiste a prescindere dallo spazio temporale in cui essa si trova a produrre ed assimilare.
Forse il mio discorso per qualcuno sta diventando un po’ troppo serio, qualcun altro invece potrebbe anche biasimare il risvolto semplicistico di quanto ho appena dichiarato. Ebbene, mi trovo a dover rispondere ad entrambe le categorie di persone che se un tale interrogativo si trova ad accompagnare i miei pensieri, esso merita per lo meno una risposta; se non altro per soddisfare la voglia di conoscere, di sapere…
Forse il mio discorso per qualcuno sta diventando un po’ troppo serio, qualcun altro invece potrebbe anche biasimare il risvolto semplicistico di quanto ho appena dichiarato. Ebbene, mi trovo a dover rispondere ad entrambe le categorie di persone che se un tale interrogativo si trova ad accompagnare i miei pensieri, esso merita per lo meno una risposta; se non altro per soddisfare la voglia di conoscere, di sapere…
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