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venerdì 4 dicembre 2009

La terapia delle parole...


Certe volte penso che la fragilità delle persone abbia in sé una forza devastante. Una persona fragile ha in sé un potere fortissimo: disarma, non mette gli altri in soggezione! È straordinario come gli estremi della forza e della debolezza siano in realtà così vicini… Lo pensi anche tu?

A causa della febbre che da qualche giorno mi costringe a restare a casa, ieri, per caso, ho rivisto le foto di mamma, quando era ragazza… Beh, che posso dire? Adoro la bellezza del suo sorriso. Un sorriso vero, sincero, pieno di vita; lo stesso sorriso che, purtroppo, con il passare degli anni ho potuto ammirare sempre meno… E allora penso che avrebbe potuto farsi fare più foto; in questo modo, magari, riguardandosi avrebbe potuto capire che non era il caso di sorridere così poco spesso; magari se ne sarebbe anche fregata se mio padre l’aveva lasciata…
Chissà, forse adesso tocca a me ridarle il sorriso; magari quello che le ha tolto la vita posso ridarglielo io in termini di soddisfazioni. Se io riuscirò a realizzarmi, una volta per tutte, come uomo, come marito, come padre, allora capirà di non aver vissuto invano… Le mie vittorie saranno anche le sue, così come il mio essere una persona felice e tutto il resto. Se solo sapessi come diavolo si fa ad essere veramente felice…

È strano, ma poco fa, mentre fumavo una sigaretta affacciato alla finestra, ho avvertito una piacevolissima sensazione di leggerezza… Non è che mi capiti spesso una cosa così, quindi la considero (soprattutto in quest’ultimo periodo) un evento eccezionale! Non so perché, ma guardare il mondo là fuori mi da pace… Penso che tutti sono lì fuori a fare non so cosa: chi lavora, chi piange, chi soffre, chi fa l’amore; ed io invece in questo momento non mi sento parte di questo “tutto”. Oggi mi va di guardare il mondo dalla finestra, come al cinema, solo che in questo caso la “decido” io la trama che “voglio vedere”.
Penso che il mondo va avanti, che la vita va avanti, e credo che nessuno se la prenderà se oggi non mi va di far parte di questo meraviglioso viaggio! Ho bisogno di starmene un po’ per conto mio; che posso dire? Io è così che sono fatto: ogni tanto ne ho proprio bisogno! Ogni tanto mi piace scendere dall’autobus e rimanere seduto in una panchina, da solo; per riflettere su ciò che mi accade, su me stesso. E’ un po’ come mettere a posto i pezzi di un puzzle, hai presente?

A volte, quando scrivo, ho la sensazione di parlare con uno psicologo; e la cosa strana (per me straordinaria) è che il mio non è un semplice “parlare ai muri”, ma è piuttosto un dialogo vero e proprio, con domande e risposte. E allora il quesito che mi viene in testa è: “sono io che al mio interno riesco a sdoppiarmi in due persone distinte e separate, o è piuttosto che per ogni domanda che mi pongo conosco già la risposta???” Devo ammettere che, per quanto io sia affascinato dalla prima ipotesi, spero proprio che sia la seconda quella che corrisponde alla realtà; per ovvi motivi! Solo lo sdoppiamento della personalità mi ci vorrebbe… ;)
A parte gli scherzi, la verità è che le risposte che mi do per adesso non mi piacciono. Probabilmente è perché riguardano la mia vita… Il fatto è che in questi ultimi mesi mi sembra che tutto vada al contrario! Avevo deciso (dopo averci riflettuto tantissimo…) di incanalare la mia vita in certi binari e poi tutto è sparito di colpo, da un giorno all’altro; e adesso è così difficile…
Stanotte ho rivisto il film “Non ti muovere”. È la seconda volta che lo vedo, la prima risale a cinque anni fa. Questa storia ha su di me un effetto incredibile: è una storia che ti entra dentro e… maledizione rende tutto ancora più difficile!

Quest’anno, durante le vacanze di Natale mi piacerebbe partire per non so dove. Da solo. Ho bisogno di isolarmi da tutto e da tutti. Solo per un po’. Giusto il tempo di ritrovare me stesso… Questa volta si spera definitivamente! In realtà un posto dove andare ce l’avrei, solo che non so se è fattibile. Boh, vedremo. Io ci spero comunque…

6 commenti:

Sara ha detto...

Pensieri...pensieri strani...beh..mente vagabonda!!!!
Ma cosa sono i pensieri e cosa sono le stranezze?
Vita...questa è vita...sentire e percepire al di là di un pc, capire, ascoltare senza il bisogno di parlare, toccare la tastiera e sentire un brivido dentro!
Al di là delle percezioni che arrivi a Te questo Mio pensiero..non vagabondo nè giocondo..chissà...forse solo per restarti accanto!

Sara.

Peppino ha detto...

Si Sara, parlo di vita, di vita vera. La mia di vita!
Non è facile spiegare a qualcuno le sensazioni che provo quando scrivo… Non è facile per niente! Verrei preso per scemo se raccontassi a qualcuno delle emozioni che provo tutte le volte che riempio un foglio bianco… Come si fa a spiegare che, delle volte, mi commuovo mentre lo faccio? In certi momenti, devo pure fermarmi tanto le lacrime mi annebbiano la vista… In altre occasioni, invece, mi ritrovo a ridere come uno scemo (vedi post “Le vacanze a Marina di Pittu” – agosto 2008) mentre racconto di fatti divertenti o di emozioni fortissime – (questo purtroppo non troppo spesso) – che ho provato quando ho amato qualcuno…
Vedi Sara, è come se stessi “costruendo” qualcosa! In questo blog c’è un grosso pezzo della mia vita; magari non tutto (sarebbe impossibile parlare proprio di tutto tutto…), ma c’è tanto di me! E lo trovo straordinario che un giorno i miei figli, se ne avranno voglia (e soprattutto se ne avrò mai di figli), possano sapere chi era il loro padre a quell’età. Io avrei voluto sapere chi erano i miei genitori quando erano giovani; vorrei capirli di più di quanto ho fatto fin’ora! Tu no? Adesso che sono adulto, e che ho acquisito la capacità di andare oltre, mi piacerebbe conoscere i miei genitori più nel profondo; magari come conosco un amico che mi racconta cose che riesce a raccontare solo a me. Insomma, sarebbe bello sapere cosa pensava mio padre a venticinque anni! O mia madre… Non lo credi anche tu?
Voglio ringraziarti adesso per il Pensiero – “non vagabondo né giocondo” – (mi fa sorridere quest’espressione…), anche se non ho compreso del tutto il senso di ciò che hai voluto dirmi… Fa niente. E poi, come si dice in questi casi: ciò che conta è il pensiero! Dai, a parte gli scherzi, certe cose fanno piacere; soprattutto in certi momenti…
La sai una cosa, Sara? Mi sono rotto di guardare il mondo in bianco e nero! Rivoglio il mio mondo a colori… Non che il bianco/nero mi dispiaccia, so che nella vita ci vuole anche questo; solo non troppo spesso però!
Come si dice? Il troppo stroppia.
Buon Natale.

Sara ha detto...

Il mio essere vaga ha una sua logica probabilmente...sai credo che, in certi momenti, se si è troppo diretti e chiari..poi ci si sofferma poco o niente a pensare e ..capire!
Leggendoti ho avuto una strana sensazione:
immagina di essere di fronte ad uno specchio, ma non uno qualunque...uno di quelli grandi..che riflettono non solo l'immagine, ma anche la luce e quello che c'è intorno, ... i contorni, insomma, le sfumature, ...l'essenza!
Ecco se riesci ..SENZA chiudere gli occhi... a provare questa sensazione ..capirai quello che tu trasmetti a me leggendoti!

Non so bene come sono finita nel tuo blog, è stato per puro caso..non so bene neanche il perchè.. ma.. ci tengo a dirti che ho capito perfettamente il senso e la finalità del tuo "scrivere" e credimi non ho parole..sai perchè??...Perchè rischierei di sminuire un qualcosa che è troppo importante..e che quindi..va vissuto e non descritto per essere capito, dato che tu lo vivi e io ti leggo..credo sia giusto lasciare anche a te il compito di riflettere!!!

Il Natale è alle porte .... sai nella vita io non ho mai creduto nei "grandi eventi" ma credo e continuerò sempre a credere in ciò che rende "grande una persona" cioè l'essere "speciale".. e Tu..lo sei!

Non smettere MAI di coltivare la tua passione, ricorda che la vita è bella proprio perchè è così..io dico che non è nè bianca nè nera..nè a colori..è semplicemente ""incolore"" perchè siamo noi ogni giorno a decidere quale colore dargli..il destino ci aiuta certo..ma anche noi abbiamo un ruolo fondamentale!

Ti auguro Buon Natale anche a Te..ma soprattutto ti auguro di rincorrere meno al passato e di guardare al futuro..il TUO FUTURO, perchè in ognuno di noi il giorno che finisce, il sole che tramonta ..è sempre l'inizio e mai la fine di un nuovo sole e quindi di una nuova giornata!

Due righe scritte da una tipa di nome Sara, qui presente, non ti cambieranno la vita ed è questo che voglio, perchè la vita di chiunque è già meravigliosa in quanto "vita" basta solo rendersene conto!

Con affetto...
Sara.

Peppino ha detto...

No, due righe scritte da una tipa di nome Sara non mi cambieranno la vita, però fa sempre piacere sentirsi dire certe cose. E come se fa piacere!
Anch’io sono d’accordo sul fatto di “guardare al futuro”, solo che per ora non mi riesce tanto bene… Chissà, forse l’attuale presente mi ha deluso un po’ troppo…
In tutti questi anni (come fanno tutte le persone del resto) mi sono costruito delle certezze che, adesso, mi stanno crollando una dopo l’altra e, forse, è per questo che mi sento così spiazzato…

No che non smetto di coltivare la mia passione! Vedi Sara, per me scrivere è come avere un “sesto senso”, oltre ai cinque che già possiedo: capisci quindi perché non potrei? Non si tratta solo di un’abitudine che ho fin da bambino, Sara, è molto di più! Ce l’ho dentro, non riuscirei a farne a meno. E poi, la mia passione è anche il mio sogno più grande… Mi fermo qui però! Non mi va di proseguire su questo discorso…

Sul fatto di essere o no “speciale”, ahimè, credo che tu abbia pochi elementi per valutare: ciò che scrivo, anche se ti piace, non per forza fa di me una persona speciale! Le mie parole sono il frutto dei miei pensieri che, a loro volta, sono il frutto di ciò che ho dentro, questo è sicuramente vero, ma è altrettanto vero che se fossi realmente speciale chissà a quest’ora dove sarei… Preferisco quindi pensare a me come ad una persona come tante altre, nel bene e nel male.

Ti dico infine una cosa. Da quello che dici è come se tu mi conoscessi… Non so perché ma lo sento… Poi, magari, mi sto pure sbagliando. Mi rende felice, comunque, trasmetterti certe cose. Non sai quanto…

Ora ti saluto.
A presto Sara, alla prossima.

sara ha detto...

Ognuno di noi definisce "speciale" quello che non è usuale e comune..e non tutti mi trasmettono sensazioni particolari..quindi..per me..speciali .... diciamo che sei speciale ..a modo MIO!!! :)))

Ti assicuro che non ci conosciamo, davvero sono finita nel tuo blog così..per purissimo caso, non cercavo niente di particolare, e mi sono ritrovata davanti il tuo blog...non so come..internet io dico è una giungla...si passa da una parte all'altra..anche perchè in effetti ci stiamo pure fisicamente scrivendo mi sa da un posto all'altro!!! :))
Ma...adesso..mi sa che stò uscendo come si dice...fuori tema??? :)
Eh..si, mi sa di si!!!

Sai continuerò a leggerti, non so se ti scriverò ancora e ti spiego il perchè, (penserai che sono pignola e in effetti lo sono e non poco)...allora ti spiego: l'idea di risponderti sotto il profilo "lascia il tuo commento" non mi entusiasma moltissimo...perchè il mio non è e non è mai stato un commento, anzi detesto commentare, probabilmente era sottinteso, lo so, ma ci tenevo a precisare che ti ho scritto semplicemente d'istinto.

Che dire...

un saluto...

Sara.

Peppino ha detto...

E allora d'istinto, se ti capiterà di nuovo, scrivimi; altrimenti va bene così! Quello che mi hai scritto è bellissimo: credimi che è già tantissimo per me... Grazie.
La sai una cosa, Sara? Anche io, un pò, mi sento speciale "a modo mio"; non dirlo a nessuno però! Mi raccomando. ;)
Un abbraccio alla mia nuova amica che è presente virtualmente, ma lontano fisicamente... ;)