La storia
dello “scrivo, cancello, riscrivo” sta diventando un habitué
ormai! Forse è il frutto di una pessima e deludente giornata
lavorativa; forse i pensieri sono così tanti che mi sembra che
viaggino troppo veloce; o, più semplicemente, sono diventato un po'
troppo ipercritico con me stesso di questi tempi... Venti minuti di
autobus per concludere una giornata iniziata male e finita peggio!
Capita... Riposare domani mi farà bene. Tolgo il piede
dall'acceleratore e spengo il motore. Alla ricerca di uno stato di
forma ottimale, reagisco alla situazione con noncuranza del dolore...
Ora mi passa – penso – sta passando! Un altro po' e sto di nuovo
al cento per cento; solo un altro po'... A denti stretti e con il
mento all'insù! Autobus dopo autobus, contratto dopo contratto,
verso dopo verso... Lavoro, esco poco, scrivo e vado a letto presto.
Una vita un po' noiosa, per certi versi “avventurosa”; la mia...
Una penna e un foglio bianco da riempire e mi rimetto in pace con il
mondo! La cicatrice sulla mano sinistra mi ricorda che devo stare più
attento; quelle che ho dentro mi ricordano quanto sia diventato più
forte! Più forte di una frattura, più forte della mancanza, più
forte di ogni sorta di ostacolo... Faccio un lavoro che mi piace; nel
tempo libero do sfogo, scrivendo, alla “mia ispirazione”; e penso
che, tutto sommato, vivo la vita che volevo... Anche se durante il
tragitto ho perso qualcosa... qualcuno...
1 commento:
semplicemente wow
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